Trasmittanza termica infissi. Come valutare la capacità di isolamento di una finestra?

Scegliere un prodotto piuttosto che un altro non è sempre facile, soprattutto quando si tratta di un bene che deve essere durevole nel tempo. Ad esempio: un divano può avere un costo anche abbastanza importante, per cui tenderai a prestare molta attenzione al colore, alla comodità, alla praticità di pulizia, etc. E’ anche vero però che a distanza di 10/15 anni probabilmente ne acquisterai uno nuovo, forse perché nel corso del tempo il tuo stile è cambiato, forse perché il tuo cane si è divertito a mordicchiarne la base mentre tu non c’eri, forse perché i tuoi bambini ci hanno fatto cadere sopra di tutto e non c’è più modo di pulirlo per bene.

Le finestre, invece, non sono un bene che si tende a sostituire con tale facilità. La sostituzione di una finestra comporta quasi sempre opere murarie, comporta un dispendio di tempo e soprattutto di denaro! E, tra l’altro, sono progettate per durare a lungo… almeno 40 anni! Per questo motivo è fondamentale fare una scelta consapevole e ponderata per vivere in maniera confortevole la tua casa e non avere rimpianti.

Come posso paragonare un infisso ad un altro?

Esistono vari parametri per riuscire a capire quale infisso è qualitativamente migliore di un altro, ma un fattore fra tutti spicca per importanza, ed è la trasmittanza termica.

Nel 1993 il nostro paese è stato suddiviso in zone climatiche dalla Legge Italiana. Si va dalla zona climatica A (la più calda) alla F (la più fredda). Questo frazionamento implica, tra le altre cose, delle imposizioni dei valori di trasmittanza termica che deve avere il nuovo serramento se si desidera beneficiare delle detrazioni fiscali.

Cosa è la trasmittanza termica?

La trasmittanza termica è una grandezza fisica che misura la quantità di potenza termica e quindi di calore che viene scambiata da un determinato materiale. Questo valore, per le finestre, viene indicato con il coefficiente Uw. In pratica, la trasmittanza termica riferita ad un determinato materiale indica indirettamente il suo grado di isolamento, quindi: più è basso il valore di trasmittanza termica della finestra e più questa risulterà isolante.

Come accennato prima, per poter accedere alle detrazioni fiscali (50% ecobonus, 110% superecobonus, 50% ristrutturazione edilizia) gli infissi devono avere un valore di trasmittanza termica pari o inferiore rispetto a quelli stabiliti dalla normativa. Ecco la tabella di riferimento:

Facciamo un esempio pratico: se stai ristrutturando un appartamento a Firenze, sappi che il capoluogo toscano rientra nella zona climatica D; le tue nuove finestre dovranno quindi avere un valore Uw non superiore a 1,67.

Attenzione: le zone climatiche variano di comune in comune. Esempio: Firenze zona climatica D, Fiesole zona climatica E. Sebbene questi due comuni siano confinanti ed estremamente vicini, uno risulta avere una temperatura media annua più rigida dell’altro e quindi sarà necessario installare un infisso più prestazionale, con un valore Uw più basso.

Come cambia il valore di trasmittanza termica tra le diverse tipologie di infissi?

A seconda che tu acquisti infissi in pvc, alluminio, legno o misto, a seconda del vetro applicato, a seconda della quantità di guarnizioni e della tipologia di ferramenta, la tua nuova finestra raggiungerà differenti valori di trasmittanza termica. E’ quindi impossibile affermare che un infisso in pvc sia più isolante di uno in legno, come detto, dipenderà dai componenti di cui verrà composto.

Ad ogni modo, generalizzando, si potrà dire che:

Gli infissi in alluminio a taglio freddo, indipendentemente dal vetro installato, non raggiungono i valori richiesti dalla normativa e quindi non sono idonei in un progetto di risparmio energetico;
Il vetro può incidere significativamente sul valore di trasmittanza termica;
LA POSA IN OPERA RESTA IL FATTORE Più IMPORTANTE!!! Perché “un buon infisso montato male è un buon infisso che non funziona”.